PRIMO PIANO
Il Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 2015 ha approvato, in seconda e definitiva lettura, il decreto legislativo di attuazione all'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (il c.d. Jobs Act) relativo al riordino delle tipologie contrattuali con l'obiettivo di sostenere forme di lavoro a tempo indeterminato e rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione.
La riforma delle tipologie contrattuali interviene ancora sul contratto a termine ridefinendo anche la sanzione applicabile al datore di lavoro che non rispetta il limite quantitativo di contratti previsto dalla legge ovvero dal contratto collettivo
Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 11 giugno 2015, il Capo V del decreto legislativo di riordino dei contratti modifica l'apprendistato, attraverso importanti novità alla sua disciplina generale e a quella delle singole tipologie finora contenute nel c.d. "Testo Unico sull'apprendistato" (D.lgs n. 167/2011)
Il datore di lavoro potrà modificare unilateralmente le mansioni ma solo all'interno della stessa categoria in ipotesi di nuovi assetti organizzativi aziendali e potrà stipulare, comunque in una sede cd. protetta, accordi con il lavoratore di rimansionamento al fine della conservazione dell'occupazione
Il decreto legislativo recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro, approvato in via definitiva dal CdM l'11 giugno scorso, apporta notevoli cambiamenti al T.U. sulla maternità e paternità e prevede nuovi diritti per le donne vittime di violenza di genere. Tuttavia la maggior parte delle modifiche sono, in via sperimentale, ammesse solo per il 2015, salvo successivi decreti legislativi che individuino adeguata copertura finanziaria
Approvata dal Consiglio dei Ministri dello scorso 11 giugno u.s., la bozza di decreto delegato di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro introduce significative modifiche alla disciplina del mercato del lavoro e al sistema delle politiche attive, ridisegnando la ripartizione delle funzioni e delle competenze tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la costituenda Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e le Regioni ed individuando l'articolazione delle strutture dei servizi all'impiego e delle relative attività.
Con l'approvazione, in sede di Consiglio dei Ministri, dello "Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali…", quasi allo spirare del termine semestrale per l'esercizio della delega, l'11 giugno 2015 il Governo ha completato il quadro affidatogli dall'art. 1, comma 1, della legge n. 183/2014
L'art. 22 dello schema di decreto legislativo sulle semplificazioni prevede la profonda rivisitazione, razionalizzazione e semplificazione di alcuni apparati sanzionatori affetti da problematiche applicative e la reintroduzione dell'istituto della diffida obbligatoria nell'ipotesi di sanzione per lavoro nero
Nello Schema di decreto legislativo sulle semplificazioni, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri l'11 giugno 2015, rientra anche la riforma dell'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori sui controlli a distanza
L'Ispettorato del lavoro modificato nella sua articolazione e denominazione nel 1997, ritorna ora alla sua originaria denominazione e funzione. È il risultato dell'applicazione della "Jobs act" che denomina l'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, come era previsto da una prima ipotesi di riforma della vigilanza in materia di lavoro e previdenza sociale, come Ispettorato nazionale del lavoro. È quanto stabilito dallo schema di decreto legislativo approvato nel Consiglio dei Ministri l'11 giugno 2015 che è stato trasmesso per il parere (non vincolante) alle Camere
RAPPORTO DI LAVORO
Dopo diversi mesi di attesa è giunto finalmente ai nastri di partenza il D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 71, che attua la direttiva 2012/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, che modifica la direttiva 2008/106/CE, concernente i requisiti minimi di formazione della gente di mare
Il coefficiente di rivalutazione per la determinazione del trattamento di fine rapporto è pari a 0,765187 (indice Istat 107,2)
L'indice Istat per il mese di maggio 2015 utile ai fini del calcolo della rivalutazione dei crediti di lavoro è 107,2
CONTRIBUTI E FISCO
Il Ministero del lavoro vigilerà al fine di scongiurare la precostituzione artificiosa delle condizioni per poter godere dell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali, previsto in caso di nuova assunzione a tempo indeterminato nel corso del corrente anno dalla legge di stabilità 2015
L'INPS detta le istruzioni sulla compilazione del quadro "RR" del modello Unico 2015 da compilarsi dagli iscritti alle gestioni speciali degli artigiani, dei commercianti e dagli iscritti alla Gestione Separata per determinare i contributi previdenziali e assistenziali dovuti alle rispettive gestioni
PREVIDENZA E ASSISTENZA
L'Inps detta le regole per presentare le domande di assegno ordinario e formativo da parte dei fondi contrattuali di solidarietà bilaterale costituiti nei settori non coperti dalla cassa integrazione e per le imprese con più di 15 dipendenti, nei casi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa