PRIMO PIANO

Decreto trasparenza, nuove regole sulla gestione dei rapporti di lavoro

Il c.d. Decreto Trasparenza mira a garantire ai lavoratori maggiori tutele, in particolare attraverso l'implementazione di misure che determinino un livello adeguato di trasparenza e di prevedibilità per quanto riguarda le loro condizioni di lavoro. Come meglio si vedrà, la struttura complessiva del ridefinito obbligo informativo previsto a carico delle imprese assume un carattere di spiccata rilevanza, anche nell'ottica dell'economia della gestione quotidiana dei rapporti di lavoro

Lo smart working tra nuova normalità e nuove norme

Il lavoro agile, nella sua declinazione legislativa, ha caratterizzato le modalità di effettuazione della prestazione di lavoro, seppure in via forzata, ed apre le porte a nuovi provvedimenti di integrazione - e continuazione - della disciplina vigente, sia con riguardo alle modalità di gestione del rapporto dei soggetti fragili, sia con riguardo ad alcuni aspetti della disciplina di base, che potrebbero trovare applicazione a breve termine. Nell'articolo gli Autori, dopo aver ribadito la identità propria e strutturale di queste due forme di lavoro, ricordano il quadro legislativo/amministrativo in essere, l'accordo individuale, il Protocollo nazionale sul lavoro agile, senza dimenticare uno sguardo, in modalità critica, dei progetti di legge giacenti in Parlamento, confluiti in un TU del 16 marzo 2022

RAPPORTO DI LAVORO

Trattamento Inps delle assenze per mancanza del green pass

L'Inps fornisce chiarimenti in merito alla gestione di alcune tutele in costanza di rapporto di lavoro (malattia, maternità, permessi ex legge 104 e congedo straordinario ex art. 42, c. 5, D.Lgs. 151/2001) riconosciute in capo ai lavoratori del settore privato aventi diritto alle tutele previdenziali INPS, nei casi di assenza dal lavoro per mancato rispetto delle disposizioni in merito all'obbligo, in vigore sino al 30 aprile 2022, di possedere e di esibire la certificazione verde Covid-19 (c.d. green pass) per l'accesso ai luoghi di lavoro

Rifiuto di visita medica, provvedimenti disciplinari e licenziamento per giusta causa

Il lavoratore che rifiuta di sottoporsi alla visita medica, richiesta dal medico competente o dal datore di lavoro, può essere sanzionato e licenziato per giusta causa. Il datore di lavoro ha interesse a espellere il lavoratore, sia in relazione ai suoi obblighi di tutela della salute dei lavoratori ex art. 2087, sia in relazione agli obblighi su di lui gravanti in relazione alle previsioni del d.lgs. 81/2008, oltremodo, in questo ultimo caso anche per non incorrere in illeciti penali propri, oltreché in sanzioni amministrative

Anche il dirigente ha diritto all'indennità sostitutiva delle ferie alla cessazione del rapporto

La Cassazione ha confermato e ulteriormente elaborato il recente indirizzo per il quale il dirigente, che al momento della cessazione del rapporto di lavoro non abbia fruito delle ferie, ha diritto a un'indennità sostitutiva, a meno che il datore di lavoro dimostri di averlo messo nelle condizioni di esercitare il diritto in questione prima di tale cessazione, mediante un'adeguata informazione nonché, se del caso, invitandolo formalmente a farlo

Licenziamento, fatto tardivamente contestato e tutela reale

Il Tribunale del Lavoro di Ravenna si è apertamente posto in contrasto con l'orientamento assunto dalle Sezioni Unite n. 30985/17, in materia di conseguenze della tardività della contestazione disciplinare. Secondo la sentenza del Tribunale in caso di contestazione tardiva la sanzione applicabile è la reintegrazione, dovendosi ritenere che la prolungata inerzia del datore di lavoro di fronte al comportamento del dipendente possa essere considerata una dichiarazione implicita della volontà di non perseguire il fatto

CONTRIBUTI E FISCO

CONTRATTI COLLETTIVI

SPECIALE Legge delega sui contratti pubblici:prospettive per il mondo del lavoro e pari opportunità

SPECIALE
Legge delega sui contratti pubblici:prospettive per il mondo del lavoro e pari opportunità

Legge delega sui contratti pubblici e pari opportunità

Se è auspicabile che le misure riconducibili alle pari opportunità di genere siano adottate, il meccanismo relativo gli obblighi di assunzione stabiliti in relazione ai giovani lavoratori e alle lavoratrici nell'ipotesi in cui ai fini dell'esecuzione del contratto sottoscritto con la stazione appaltante si rilevi la necessità di procedere a nuove assunzioni appare eccessivamente rigido e potrebbe limitare le politiche organizzative del datore di lavoro

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Assunzione dei lavoratori

    Assunzioni agevolate

    Aiuti alle imprese

    Appalto

  2. c

    Contrattazione collettiva

  3. d

    Dirigenti

  4. f

    Fringe benefits

    Ferie

  5. g

    Giornalisti

  6. i

    INPS

  7. l

    Lavoro agile (smart working)

    Licenziamento individuale

    Lavoro autonomo

  8. m

    Maternità

  9. p

    Pensione

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