RAPPORTO DI LAVORO
L'Inps chiarisce i requisiti previsti e le modalità per presentare la domanda per il riconoscimento dell'indennità una tantum di 550 euro, per il 2022, a favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale prevista dal decreto Aiuti
Il Tribunale del Lavoro di Lodi si è posto in contrasto con il precedente orientamento giurisprudenziale di merito, ritenendo che una disciplina "unitaria" del comporto non sarebbe discriminante per il lavoratore disabile. Per il giudice la malattia del disabile non può sempre ed aprioristicamente essere trattata in maniera diversa da quella del lavoratore non disabile
Il coefficiente di rivalutazione per la determinazione del trattamento di fine rapporto è pari a 6,280367% (indice Istat 113,5)
L'indice Istat per il mese di settembre 2022 utile ai fini del calcolo della rivalutazione dei crediti di lavoro è 113,5
CONTRIBUTI E FISCO
La nuova indennità una tantum di 150 euro prevista dal Decreto Aiuti ter è erogata al lavoratore anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati quali, ad esempio, CIGO o CIGS. È uno dei chiarimenti forniti dall'INPS, con la circolare 116/2022
Il Tribunale di Verbania ha sollevato la questione di legittimità costituzionale rilevando che l'individuazione del minimo di € 10.000 della sanzione per omesso versamento di ritenute previdenziali porta ad un'oggettiva disparità di trattamento (art. 3 Cost.) in ordine alle violazioni sottosoglia, quando siano di importo talmente esiguo da non "meritare" una sanzione pesante come quella di 10.000 euro
I dubbi non chiariti dalla circolare Inps n. 102/2022 in merito all'applicazione dell'esonero del versamento dei contributi a carico delle lavoratrici madri dipendenti introdotto dalla legge di bilancio per il 2022
CONTRATTI COLLETTIVI
Le parti sociali hanno siglato l'accordo che modifica l'art. 28, relativo all'Assistenza Sanitaria Integrativa (Fondo Mario Besusso - Fasdac) del Ccnl per i dirigenti delle aziende alberghiere
Le parti sociali hanno siglato l'accordo che modifica l'art. 27, relativo all'Assistenza Sanitaria Integrativa (Fondo Mario Besusso - Fasdac), del Ccnl per i dirigenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi
Le parti sociali hanno siglato l'accordo che modifica l'art. 22, relativo all'Assistenza Sanitaria Integrativa (Fondo Mario Besusso - Fasdac), del Ccnl per i dirigenti delle Imprese di Logistica, Magazzini Generali, Terminal Operators portuali, interportuali ed aeroportuali
Le parti sociali hanno siglato l'accordo che modifica l'art. 27, relativo all'Assistenza Sanitaria Integrativa (Fondo Mario Besusso - Fasdac) del Ccnl per i Dirigenti delle Aziende di Autotrasporto e Spedizione merci, di Servizi logistici e di Trasporto
PREVIDENZA E ASSISTENZA
L'Inps fornisce le istruzioni per il calcolo e le modalità di pagamento dell'incremento delle pensioni di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima previsto dal decreto Aiuti-bis, specificando i trattamenti pensionistici interessati, quelli esclusi e la rilevanza ai fini delle prestazioni collegate al reddito
SPECIALE Flessibilità degli orari di lavoro (collettivi e individuali)
SPECIALE
Flessibilità degli orari di lavoro (collettivi e individuali)
Il tema della flessibilità dei tempi di lavoro è da alcuni anni al centro dell'attenzione del legislatore. Ai tradizionali istituti della CIG (per gli scarichi produttivi) e del lavoro straordinario (per gli incrementi produttivi) si sono affiancate molte nuove formule, che la contrattazione collettiva può adeguare alle specificità categoriali e aziendali. La gestione personalizzata degli orari di lavoro, pienamente compatibile con il lavoro di tipo subordinato, sta acquisendo sempre maggiore rilievo, nei sistemi di organizzazione del lavoro legati alle nuove tecnologie, anche al fine di meglio conciliare tempi di lavoro/esigenze extralavorative dei dipendenti.
La variazione degli orari di lavoro individuali e collettivi, se opportunamente impostata, può favorire gli incrementi di produttività e il controllo dei costi. Si tratta di aspetti che l'andamento incostante dei mercati e la recente crisi energetica rendono particolarmente attuali. Lo scambio dell'eventuale maggiore disagio, indotto da particolari flessibilità adottate nell'organizzazione del lavoro, con le specifiche gratificazioni e tutele compensative, previste dalla contrattazione collettiva, deve realizzare un punto di equilibrio adeguato. A tal fine occorre che gli operatori d'impresa acquisiscano consapevolezza di quanto praticabile e si impegnino nelle opportune declinazioni.
La funzionalità dei tempi di lavoro alle esigenze organizzative dell'impresa si sta legando sempre più a soluzioni di work-life balance. L'ambito più adeguato per realizzare equilibri soddisfacenti è quello aziendale, con declinazioni innovative della regolamentazione contrattuale nazionale, approcci partecipativi nelle relazioni sindacali, all'occorrenza ricorrendo anche a contratti "di prossimità". Cresce in particolare, nelle politiche di welfare aziendale, il rilevo delle formule di autodeterminazione individuale dei tempi di lavoro, alternative a compensazioni economiche, che possono essere strutturate anche come "pacchetti" di flessibilità funzionali alla conciliazione tra lavoro ed esigenze personali, secondo una recente tendenza.
La normativa legale, a decorrere dal D.Lgs. n. 66 del 8 aprile 2003, attuativo di pregresse direttive europee risalenti agli anni '90, ha gradualmente rimosso molte rigidità operative concernenti la regolamentazione dei tempi di lavoro. L'orario di lavoro, individuale e collettivo, è stato reso fortemente adattabile alle esigenze di imprese e lavoratori. Le modifiche hanno riguardato sia la nozione dell'orario, sia numerosi limitazioni. Si sono poi moltiplicati i rinvii alla contrattazione collettiva per soluzioni adattative. La recente disciplina dello Smart Working rappresenta la formula più evoluta di flessibilizzazione del rapporto di lavoro, anche nella dimensione temporale, che l'evoluzione normativa ha fino ad ora realizzato. Il processo peraltro è ancora in corso e l'elaborazione giurisprudenziale è chiamata ad adeguarsi a tale evoluzione.
Nell'ambito di un generale processo di "flessibilizzazione" del rapporto di lavoro, l'evoluzione legislativa ha particolarmente incrementato le facoltà dispositive esercitabili dalla contrattazione collettiva, per adeguare i tempi di lavoro alle esigenze aziendali. I principali CCNL, tra i quali il Metalmeccanico, hanno ampiamente dato riscontro agli spazi di flessibilità consentiti dal legislatore. Sono disponibili formule di immediata applicazione e formule di rinvio alla contrattazione aziendale per ulteriori adattamenti. Anche la contrattazione c.d. derogatoria, realizzabile ai sensi delle vigenti discipline interconfederali per superare i residui vincoli contrattuali, sta acquisendo gradualmente rilievo. Al fine di valorizzare le molte forme di flessibilità degli orari di lavoro, attualmente praticabili, occorre tuttavia un approccio sistematico, per il quale viene proposto un modello operativo.
Una importante modalità per incrementare la flessibilità dell'orario di lavoro, efficacemente perseguibile ai sensi del quadro normativo attualmente vigente, consiste negli interventi di adattamento del contratto individuale di lavoro. E' infatti possibile, con specifiche clausole concordate direttamente tra datore di lavoro e lavoratore, inserite nella lettera di assunzione od in pattuizioni integrative, definire soluzioni operative che risolvano specifiche esigenze organizzative o del singolo lavoratore. Il contributo riporta alcune indicazioni metodologiche e soluzioni esemplificative, per stimolare una riflessione sulla possibilità e opportunità di personalizzare il contratto di lavoro anche in riferimento all'aspetto dei tempi di lavoro.